Viticoltura di rigore rivela la proposta delle Cantine Zagarella. Sin dalla percezione delle doti organolettiche dell'Alfieribianco 2021si apprezza la densità, la potenza di questi vini che è frutto della maestosa concentrazione delle uve compositive. Tratti sensoriali che l'Alfierirosato 2021 presenta evocando una composta di ciliegie e lampone densa, avvolgente, limpida. Gran vino il Terragrande 2021, il suo binomio concentrazione-morbidezza lo rende tanto denso quanto equilibrato nella sua cremosa rivelazione. Polpa, tannino e acidità, armoniosamente compongono la sferica espressione della sua confettura speziata di mora e ciliegia nera.

Un tesoro di uva fittissima nel bicchiere Zagarella. Si prosegua nella virtuosa direzione di rafforzare la nettezza e la freschezza delle uve sviluppando sempre più fragranti le doti analitiche e sensoriali dei vini da queste ottenuti. Polposamente nitido l'Alfieri Bianco 2009, denso, potente, solare. Di gran turgore l'Alfieri Rosso 2009, è il Terragrande 2008 il vino di caratura maggiore. Un rosso di gran polpa e di virtuosa morbidezza, di definizione enologica tale da turgido, netto, armonioso, assai persistente risaltare. Complimenti.

Migliora avvolgente e netto il bicchiere Zagarella. Ferma restando la sua ottima integrità media, decisa sale la fittezza, la concentrazione, la caratura viticola della materia prima impiegata. Non solo uva di fittezza impressiva, ma uva morbidamente, compiutamente matura. Allora denso, è morbido il bacio olfattivo del fragrante Alfieri Bianco 2008; intenso e rotondo quello del glicerinoso Alfieri Rosato 2008. Da gran polposo campione la mora nera dell'Alfieri Rosso 2008, campione di eccellente spessore e di mirabile fruttosità d'assieme. Complimenti.

Ha potenziale per sfoggiare un frutto ancora più limpido la mano di Zagarella. V'è nell'Alfieri Rosato 2007 la giusta estrazione di succhi uvosi e puntando sul turgore qui in ciliegia si arriva a brillare. Si segua l'esempio dell'ottimo Alfieri Bianco 2007, che la sua banana profonde terso, suadente poi al palato.

Il frutto c'è e si può ancor più valorizzare nella produzione di Zagarella, se il nitore e la morbidezza saranno i parametri a cui riferirsi con vieppiù grande cura. Bella la souplesse dell'Alfieri Bianco 2006, morbidamente vellutato in bocca, nel suo frutto bianco lucente. Buona struttura ha l'Alfieri Rosso 2006, superato dal Terragrande 2006 che mostra morbido il suo lamponeggiante manto scuro.