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Il Salone delle Fontane dell’Eur ha fatto da suggestivo sfondo alla serata inaugurale in cui Luca Maroni ha annunciato I Migliori Vini d’Italia 2025.
Autore di famose e autorevoli guide sui vini italiani, ha acceso e puntato i riflettori sulla figura multiforme di ogni produttore: tutto inizia in vigna, dove le regole sono dettate dalla natura ma dove il vignaiolo, esperto custode della terra, cura ogni aspetto, ogni fase, dalla potatura invernale alla vendemmia, per garantire l’equilibrio e la qualità delle uve. Le uve raccolte vengono poi portate in cantina, luogo di trasformazione del frutto in vino, regno dell’enologo, maestro che con competenza e sensibilità guida il processo di vinificazione fino alla bottiglia, poi la spedizione, la comunicazione e l’affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione.
Questo l’elogio del patron della rassegna nella serata inaugurale del 20 febbraio 2025, la centralità del lavoro di realtà vitivinicole piccole e grandi che si sono distinte nel corso dell’ultimo anno. Sul palco si sono così avvicendati produttori ed enologi di grandi maison e piccole cantine che, nell’Annuario 2025, hanno ottenuto i punteggi più alti dell’Indice di Piacevolezza (PI dal 96 al 99) secondo i criteri del metodo di degustazione di Luca Maroni, basato su tre parametri di valutazione: consistenza, equilibrio e integrità del gusto. La consistenza è l’aspetto quantitativo della qualità, della persistenza e della longevità potenziale del vino. L’equilibrio è l’armonia fra i componenti. L’integrità del gusto è l’assenza di difetti di trasformazione enologica o ossidativa,” quando il sapore del frutto costitutivo è avvertito nella sua pulizia e nella sua novità”.
Nessun vino ha raggiunto il punteggio 100, utopico per Luca Maroni, poiché rappresenterebbe l’ideale di vino perfetto.
Insieme alla sorella Francesca, a cui è legato dal 2011 da un potente sodalizio lavorativo, Luca Maroni ha ricordato gli eventi di Il Vigneto d’Italia e Roma Hortus Vini, aventi come partner la prestigiosa Università La Sapienza di Roma. Il Vigneto Italia che rappresenta il primo Museo Ampelografico italiano e ospita, in un’area dedicata all’interno dell’Orto Botanico di Roma, circa 155 cultivar di vitigni autoctoni provenienti da tutta la penisola, coltivati con tecniche di agronomia biodinamica e a basso impatto ecologico.
99/100
Bollina – Atos Corte Medicea I.G.T. ‘21
Cantine Nae – RefeneroTerrescureI.G.T. ‘22
Cantine Romagnoli – Michel. da Caravaggio Rosso I.G.T. ‘22
Casata Mergè Sesto 21 – Sesto 21 Sauvignon ‘23
Cielo e Terra – 1908 Nero di Gio’ Famiglia Cielo ‘21
Cottanera – Sole di Sesta ‘21
Di Lenardo – Thanks ‘23
Donnafugata – Ben Ryé ‘22
Famiglia Cotarella – Montiano ‘21
Fantini Group Vini – Edizione Cinque Autoctoni 23 ‘21
Federici – Roma Bianco Doc Classico ‘23
Jasci& Marchesani – Janù Montepulciano d’Abruzzo ‘21
La Fortezza – La Fortezza BaregliàSelez. Enzo Rillo ‘23
Luciano Arduini – Amarone Valpolicella Simison ‘21
Marco Mergè – Omnia Mater Sauvignon Blanc Lazio I.G.P. ‘23
Menzatia Vini – MenzatìaI.G.T. da uve legg. appassite ‘22
Mirizzi di Montecappone – Tabano Bianco ‘23
Nativ – Suadens Bianco ‘23
Pescaja – Solo Luna Arneis Terre Alfieri D.O.C.G. ‘22
Piccini 1882 – Collezione Privata Piccini I.G.T. ‘20
Poggio Le Volpi – Donnaluce ‘23
Ravazzi – Prezioso ‘20
Roberto Sarotto – Elena La Luna Barbera d’Alba ‘22
San Marzano Vini – Edda Bianco Salento I.G.P. ‘23
Tenuta Antonini – 24 Carati Bianco
Tenuta Iuzzolini – Donna Giovanna ‘23
Tenuta Ulisse – Don Antonio 4° Rilascio
Tenute Girolamo – Contegiangirolamo I.G.P. ‘22
Velenosi – Versosera Montepulciano d’Abruzzo ‘22
Produttori dell’anno
Schenk Italia Macro Produttore
Bellicoso Micro Produttore
Autore Maria Cristina Pratesi
Fonte www.carlozucchetti.it
2 Aprile 2025